XI, 77
Siede l'intero giorno e brucia il tempo
così Vacerra: sempre dentro ai cessi.
Non è diarrea, è semplice appetito!
III, 75
Non da poco, Luperco, si rifiuta
di levarsi il tuo cazzo e quasi folle
tu lotti per drizzarlo, ma non giovano
a te neppure l'erbe più indicate
e insozzi bocche pure a pagamento;
ma inutilmente Venere solletichi:
così è defunta. Io resto a bocca aperta:
per non averlo, averi tu dilapidi.
II, 45
Glytto, il tuo cazzo che non stava ritto
fu reciso dal ferro. Che pazzia!
Un prete senza palle già non eri?
XII, 86
Fra ragazzi e ragazze, ne hai sessanta
e un cazzo solo e floscio. Che farai?
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