VI, 15
Sotto l'ombra di un pioppo una formica
peregrinava, ma tenace un grumo
d'ambra entro sé l'avvolse. Nella vita
rimase trascurata, ma in sepolcro,
divenne una reliquia assai pregiata!
IX, 80
Gellio, povero in canna, s'è sposato
una vecchiaccia ricca: or mangia e chiava!
XI, 87
Eri ricco, una volta, ed inculavi;
né conoscesti donna per gran tempo.
Or che un soldo non hai, vai con le vecchie.
E' la miseria che ti fa chiavare!
I, 73
Non v'era, in tutta la città, chi fottere
la moglie, Ceciliano, ti volesse,
neppure gratis, quando lo poteva.
Ora che la custodisci con le guardie
e la chiavano in massa: sei geniale!
III, 8
Quinto ama Taide: quella senza un occhio.
Ha un occhio solo Taide; lui nessuno.
|