VI, 37
Dilacerato fino all' ombelico,
di culo una reliquia non ti resta,
Càrino, eppure fino all' ombelico
senti il prurito. Oh scabbia insopportabile!
Senza più culo, lo vuoi sempre in culo!
III, 98
Se il tuo culo è stecchito, mi domandi
tu Sabello, e pretendi una risposta?
In culo tu puoi andare, col tuo culo!
II, 42
Col tuo fradicio culo, perché guasti
Zoilo, tutta la vasca? Se v'immergi
pure la testa, diverrà cloaca!
IX, 69
Caghi, quando hai chiavato, Polycarmo.
Dopo inculato, sai dirmi che fai?
X, 91
Ama i castrati Almo e non gli tira:
poi lamenta che Polla non fa figli!
XI, 30
Avvocati e poeti: fiati fetidi!
Ma, Zoilo, e i leccacazzi? Fiati putridi!
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